La prevenzione degli infortuni è uno dei temi più importanti per chi pratica sport ad alto livello. La maggior parte degli atleti che pratica attività agonistica è esposto a dei carichi di lavoro e a dei fattori di stress importanti per ottimizzare le proprie performance ed esprimersi con continuità ai massimi livelli possibili. La voglia di migliorarsi di giorno in giorno spingendosi oltre i propri limiti, finisce spesso per aumentare il rischio di infortuni e questo può portare ad uno stop forzato.
Di conseguenza, si crea un danno non solo all’atleta stesso ma anche al club, al team, alla società sportiva che, non potendo usufruire delle sue prestazioni per un determinato periodo di tempo, mette a repentaglio il raggiungimento di alcuni obiettivi. Per questo motivo ci si affida a professionisti di alto livello come preparatori atletici, nutrizionisti, fisioterapisti, medici per poter calibrare al meglio i fattori di rischio e valutare le condizioni degli atleti aiutandoli a raggiungere delle prestazioni fisiche ottimali, cercando di prevenire gli infortuni prima che questi accadano, sulla base di alcuni dati medici e di performance.
Ancora una volta, anche sotto questo aspetto, la tecnologia ha permesso un importante salto in avanti. Nello specifico una start-up Israeliana fondata da due esperti di intelligenza artificiale, Tal Brown e Eyal Eliakim, con un passato in Oracle, Salesforce e nell’intelligence israeliana, hanno creato Zone7, un’APP operativa nella previsione degli infortuni.
Zone7 ha avuto sin da subito un grande successo negli USA dove raccoglie 2,5 milioni di dollari in un round di investimento. Un vero e proprio successo che fa di questo software uno dei sistemi più innovativi e maggiormente interessanti nella raccolta dati e nel monitoraggio delle performance degli atleti. Permette di determinare periodi di riposo e di scarico evitando il rischio di infortuni potenzialmente lunghi.
Molte squadre dell’ Nba, della MLS Soccer e importanti top club europei in ambito calcistico, si sono gradualmente affidati all’utilizzo di questo software per monitorare i propri atleti. Una testimonianza importante, sull’effettiva utilità di questa APP, viene dalla stella Nba dei Dallas Mavericks, Kristaps Porzingis che definisce tale tecnologia come un vero e proprio strumento in grado di cambiare per sempre il panorama dello sport.
Andando nello specifico, Zone7, può essere definito come un motore di previsione e raccomandazione sul rischio di infortuni. L’APP permette di interpretare rapidamente l’enorme mole di dati di performance raccolti dalle società sportive sui propri atleti e attraverso il “riconoscimento di pattern”, misura la forza ed il grado di flessibilità, analizzando i loro movimenti sul campo con e senza palla. Il secondo step consiste nell’intrecciare questi dati con quelli provenienti dalle analisi sui carichi di lavoro giornalieri e settimanali, dalle valutazioni bio-meccaniche, dai test atletici, dai biomarcatori e dalla storia degli infortuni di ciascun atleta.
E’ proprio l’interpretazione di questi così detti big data che permette al professionista di turno (preparatore atletico, data analyst, etc) di analizzare e passare al setaccio i grafici e le informazioni relative a ciascun atleta in rosa. Si ricercano dati allarmanti, come quelli relativi agli indicatori di fatica e cali di performance, cercando di prevenire un possibile infortunio. Zone7 mette in atto un vero e proprio sistema di avvertimento preventivo inviando una notifica quando un atleta è a rischio, indicando tutta una serie di contromisure da adottare per prevenire l’infortunio. Suggerisce ad esempio come personalizzare gli allenamenti, riducendo la quantità totale di corsa ad alta intensità. Sarà poi compito dello staff tecnico e medico, sulla base delle indicazioni del software, elaborare e calibrare delle sessioni di training fatte ad hoc per il singolo atleta.
A trarne vantaggio saranno sicuramente le franchigie sportive professionistiche che, potendo comprendere al meglio il momento in cui un atleta può essere soggetto ad infortunio, può riuscire a prevenirlo mettendo in atto dei piani di intervento personalizzati e salvaguardando così un patrimonio tecnico. Zone7 permette così di uscire dalla vecchia concezione dell’infortunio come qualcosa di inevitabile.
In quest’ottica le statistiche confermano il trend positivo nell’utilizzo di questa APP, è possibile infatti prendere come esempio il Getafe, terza e meno blasonata squadra di calcio di Madrid.
L’utilizzo da parte del club spagnolo dell’APP Zone7 ha portato a dei risultati sbalorditivi: due anni consecutivi con una riduzione del 70% del numero di infortuni e solo 8 casi, di gran lunga il più basso della Liga, nell’ultima “fortunata” stagione agonistica culminata con la conquista del quinto posto e dell’Europa League.
Con il passare degli anni, più club utilizzeranno Zone7 e più il database e l’algoritmo del suo sistema si arricchirà di dati su atleti, aumentando così l’accuratezza e la precisione. Attualmente il meccanismo predittivo dell’APP funziona con un tasso di precisione del 75%, individuando all’incirca 7 infortuni su 10 fino a 7 giorni prima che avvengono. Statistica molto rilevante ma ciò che più colpisce, è il fatto che questo dato è destinato a migliorare nel tempo in modo consistente.