Negli USA in ambito sportivo con il termine G.O.A.T. intendono “greatest of all time” (il migliore di tutti i tempi) scherzando sul doppio significato della parola che in senso letterale vuol dire “capra”. Ma su Tom Brady non si scherza molto, anzi, il 43enne californiano alla guida dei Tampa Bay Buccaneers ha da pochi giorni vinto il suo settimo campionato di football americano dopo i 6 vinti a Boston con i New England Patriots ed è diventato il giocatore più vincente di sempre nei playoff NFL.
A sbalordire il mondo sportivo non sono solo le sue statistiche, ma soprattutto questo primato di longevità nelle prestazioni che ha attirato sul quarterback l’attenzione degli appassionati e non. E’ lo stesso protagonista a svelare i suoi segreti nelle interviste e sui propri canali social: stile di vita sano, allenamento programmato e alimentazione rigida.
Stile di vita
Qui si riscontrano le prime curiosità. A letto alle 20.30, niente smartphone nei 30 minuti precedenti al sonno, utilizzo di un pigiama speciale che favorisce il recupero sviluppato in collaborazione con Under Armour, temperatura dell’ambiente tra i 15 e i 18 gradi, sveglia all’alba, non più tardi delle 5.30.
Allenamento
Tom divide l’allenamento durante la stagione NFL da quello off season dove segue un programma ideato dal suo allenatore e nutrizionista, Alex Guerrero, personaggio molto controverso che in passato ha avuto non pochi problemi legati all’etica del suo lavoro, ma di cui Brady si fida ciecamente. La programmazione del lavoro è su base pluriennale, ma il giocatore ha annunciato che cambierà questo aspetto della sua vita dopo il ritiro dall’attività professionistica.
Alimentazione
Il regime alimentare è a dir poco rigido, maniacale. Per stessa ammissione del campione, la sua dieta non appartiene ad una filosofia precisa, ma è composta da un mix di concetti riguardanti diverse culture alimentari. Per questo il programma è stato rinominato con le sue iniziali, il TB12 e prevede una dieta antinfiammatoria e alcalina per l’80% a base vegetale e il 20% di proteine animali. Cominciano ad essere molti gli sportivi professionisti che seguono il suo modello alimentare che viene curato dallo chef di casa Brady, Allan Campbell.
Tra le varie scelte sull’assunzione o meno di determinati cibi si è scatenato un dibattito non privo di polemiche. Se sulla decisione di eliminare zucchero bianco, farine raffinate, glutammato, olio d’oliva in cottura, poco o niente sale, Coca-Cola, non ci sono dubbi in merito, meno convincenti per gli esperti sono le tesi che riguardano l’eliminazione di cibi come i latticini in assenza di patologie, le fragole (successivamente spiegata come una questione di gusto e non alimentare), i funghi, utilizzo del solo sale rosa dell’Himalaya e le verdure come patate, pomodori, melanzane e peperoni.
Sicuramente tra le abitudini sane senza ombra di dubbio troviamo l’assunzione di grano saraceno, cereali, legumi, carne magra, salmone pescato e selvatico e tutto deve essere rigorosamente biologico più una massiccia idratazione giornaliera cadenzata ad orari prestabiliti.
Luci e ombre
La valutazione sullo stile alimentare non può essere rigida. Questo perché ogni alimentazione deve essere personalizzata sull’individuo in base ad una serie di parametri (peso, altezza, percentuale massa grassa e magra, dispendio energetico giornaliero, genetica). Altro aspetto fuorviante è la mancanza dei dati sulle dosi e dei tempi di assunzione che Brady fa dei suoi pasti. Questo rende di difficile interpretazione lo stile alimentare e rischioso in caso di imitazione da parte di qualche suo fan. Altro aspetto non secondario è l’elevato dispendio economico necessario per seguire il regime alimentare, problema superfluo per le casse di casa Brady, ma non trascurabile per la persona comune che si trova a dover acquistare grandi quantitativi di integratori come proteine in polvere, barrette e similari presenti sul mercato a prezzi elevati per prodotti di alta qualità. La parte sicuramente positiva del suo regime alimentare riguarda la sostituzione di quegli alimenti raffinati, dall’elevato contenuto di zuccheri e grassi sfavorevoli a favore di cibi dai contenuti più equilibrati e salutari.
Non sono previsti sgarri, non ci si può concedere peccati di gola. Anche il gelato che Tom Brady mangia, viene preparato con ingredienti ad hoc. Scelte discutibili, faticose, ma che a 43 anni contribuiscono a posizionarlo sul tetto del mondo dello sport. Alimentazione come condizione non sufficiente, ma necessaria.
Curiosità: Radio Deejay parla della vita in casa Brady (https://www.deejay.it/articoli/tom-brady-e-il-miglior-quarterback-di-sempre-i-suoi-segreti-dalla-dieta-al-pigiama-speciale/).