E’ finalmente arrivato il giorno tanto atteso da molte categorie di esercenti, i gestori delle piscine e degli stabilimenti balneari, che dal 15 maggio sono tornati a lavorare, pur dovendo rispettare regole e protocolli ben precisi. L’Italia è praticamente tutta in zona gialla (ad esclusione della Valle d’Aosta) con l’indice RT in calo e una voglia di libertà irrefrenabile.
Le disposizioni del governo lasciano autonomia alle regioni, questo per consentire misure adeguate alle necessità territoriali. Le regioni a loro volta chiedono il passaggio della valutazione del rischio del contagio, dall’indice RT all’indice RT ospedaliero che da maggior risalto alla situazione ospedaliera depotenziando i contagi di bassa gravità e a loro volta lasciano margine di manovra ai comuni sulla scelta delle regole da seguire. Tutto ciò porta grande eterogeneità nei singoli territori dello stato italiano.
Gli effetti di tale organizzazione si ripercuotono sui comportamenti dei turisti. Ad esempio le aree meno accessibili come la maggior parte delle stupende spiagge sarde ad oggi vivono una totale assenza di prenotazioni dovute all’incertezza su ciò che si potrà o non potrà fare tra poco meno di un mese all’apertura della stagione estiva. Nei luoghi turistici legati ai più grandi centri urbani invece, il sold out è la norma, ma la clientela ha spostato totalmente la preferenza sull’affitto di abitazioni, lasciando le grandi strutture alberghiere in gravi difficoltà che andranno affrontate con tagli al personale e politiche di prezzo sanguinose.
Ma cosa si potrà fare in base al nuovo decreto?
In spiaggia, secondo le “linee guida delle Regioni e delle Province autonome per la ripresa delle attività economiche e sociali”, resta l’obbligo di indossare la mascherina se si va al bar o a fare una passeggiata, mentre la si può togliere mentre si fa il bagno e sotto l’ombrellone. Sono invece vietate le feste e, ovviamente gli assembramenti. Presso le strutture ricettive devono essere predisposti diversi punti per la santificazione delle mani e una costante attività informativa sulle regole da rispettare, anche e soprattutto per la clientela straniera, così come la compilazione delle liste presenze per la tracciabilità. Lo spazio per ogni ombrellone deve essere di 10 mq e la distanza con il vicinato non deve essere inferiore a 1,5 metri.
Gli sport individuali come racchettoni, nuoto, surf possono essere regolarmente praticati, ma restano vietati quelli di gruppo come il beach volley, nonostante non ci sia uno studio a sostegno sulla pericolosità degli sport di squadra praticati all’aperto e in totale controtendenza alle disposizioni in materia sportiva che consentono gli sport di squadra di contatto all’aperto per tutti, bambini compresi.
Per chi non potesse raggiungere la spiaggia, dal primo giugno si potrà tornare nelle piscine. Il distanziamento tra lettini deve rimanere di 1,5 metri così come l’obbligo della mascherina è totale tranne mentre si prende il sole o mentre si fa il bagno. I veri problemi sorgono in vasca dove ogni natante deve avere a disposizione 7 metri quadri e l’accesso dovrà avvenire tramite prenotazione, il tutto “solo” per fare una nuotata rinfrescante. La pazienza della clientela già provata da quasi un anno e mezzo di pandemia sarà messa a dura prova, ma sarà nulla in confronto a quella degli operatori che dovranno far rispettare tali disposizioni…
Il governo è anche a lavoro sul Green Pass che consentirebbe meno restrizioni a tutti coloro che dovessero essere guariti dal COVID-19, a chi ha ottenuto entrambe le dosi vaccinali e a chi sostiene tampone antigienico 48h prima del suo impegno e la possibilità di organizzare hub vaccinali nelle zone costiere per consentire di ricevere la seconda dose a chi si trovasse in vacanza proprio nel momento del secondo richiamo.
Vediamo nel dettaglio tutte le attività sportive praticabili durante quest’estate.
SPORT PERMESSI IN SPIAGGIA E IN MARE:
– Racchettoni,
– Lancio del Frisbee,
– Corsa, purchè individualmente e non in gruppo,
– Nuoto,
– Surf,
– Windsurf,
– Kitesurf,
– Beach tennis,
– Vela in generale, sempre in solitaria o insieme ai familiari con cui si vive,
– Acquagym, nel rispetto delle distanze,
– Canoa,
– Sci nautico,
– Wakeboard,
– Snorkeling,
– Stand up paddle.
SPORT VIETATI IN SPIAGGIA E IN MARE:
– Beach volley,
– Foot volley,
– Beach soccer,
– Beach handball,
– Beach rugby,
– Beach dodgeball.