Il Padel tennis, o più semplicemente il “Padel” è sicuramente uno degli sport più praticati al giorno d’oggi. Già da qualche anno, nelle città del nostro Paese, si stanno moltiplicando gli impianti dove praticare questa disciplina, a testimonianza del grande successo di questo sport in grado di coinvolgere la maggior parte della popolazione senza alcuna distinzione di età. Al padel infatti si stanno avvicinando davvero tutti: dai giovanissimi, agli adolescenti, fino ad arrivare gli adulti, tutti entusiasti nel prendere in mano la racchetta e cimentarsi in questa attività che si configura come una vera e propria via di mezzo tra il tennis e lo squash.
Grazie a questo successo il padel sta diventando qualcosa in più di uno sport, un vero e proprio fenomeno sociale, qualcosa in grado di coinvolgere tutti e di far parlare di sé, entrando nella routine quotidiana di molte persone.
I motivi di questo successo sono diversi: innanzitutto è una disciplina davvero adattabile a tutti in quanto di facile apprendimento, con un po’ di impegno e costanza è infatti possibile in poco tempo arrivare ad un buon livello di gioco e cimentarsi in sfide sempre più appaganti. In più nelle grandi città è davvero praticabile in tante strutture: anche se la richiesta aumenta di giorno in giorno, sono davvero tanti i centri sportivi, le polisportive che mettono a disposizione della clientela diversi campi da gioco outdoor o addirittura indoor. Questo perché tutto sommato il padel comporta delle spese contenute sia per i praticanti che per chi deve occuparsi del mantenimento dei campi da gioco.
Numeri alla mano in Italia 4 anni fa si contavano solo 50 campi, oggi ce ne sono 1600 ed il trend è in continua crescita. Allestire un campo da padel costa relativamente poco ma al contrario la redditività è molto alta: il montaggio presuppone un investimento che oscilla tra i 15 e i 20 mila euro ed il fatturato medio dei circoli è tra i 3 ed i 5,5 mila euro al mese.
Facendo un rapido calcolo è possibile capire come bastino pochi mesi per rientrare dell’investimento fatto, per di più essendo queste strutture di dimensioni ridotte, anche i costi per la manutenzione sono esigui. La conseguenza di tutto ciò è che nella maggior parte dei circoli sportivi italiani è sempre più forte la tendenza di sostituire i campi da tennis con quelli da padel. Si tiene infatti in considerazione la continua espansione del mercato legato a questo sport e che, nello spazio dedicato ad un campo da tennis, è possibile allestirci ben tre campi da padel.
LE ORIGINI DEL PADEL
Il padel è uno sport nato in Sud America in maniera del tutto casuale e in modo amatoriale, solo successivamente la sua grande pervasività lo ha trasformato, nel corso degli anni, in una vera e propria disciplina agonistica.
Nasce negli anni 70’ in Messico quando Enrique Corcuera, cittadino piuttosto ricco e appartenente alla buona società messicana, decise di sfruttare lo spazio libero della sua residenza, per costruire un campo da tennis.
Tuttavia, una volta iniziati i lavori, si rese conto che la superficie a disposizione gli impediva di costruire un campo da tennis con dimensioni regolari e che, il perimetro di tale spazio, era caratterizzato da delle strutture in muratura.
Per questo dettaglio prese la decisione di posizionare ai lati dell’area da gioco una rete metallica che impedisse alla palla di uscire dal campo lasciandola inevitabilmente in movimento e quindi ancora in gioco. Proprio questa peculiarità, legata al fatto che questo nuovo sport si praticasse in ambienti molto piccoli, finì per accomunarlo allo squash che allo stesso modo prevede delle pareti che non permettono la fuoriuscita della palla all’esterno.
Nel giro di poco tempo il padel diventa famoso in tutto il mondo, sbarcando negli anni 80’ anche in Europa. In particolar modo trova successo in Spagna dove un principe fece costruire un campo, in un hotel di lusso di sua proprietà, con le stesse caratteristiche di quello di Corcuera permettendo ai suoi ospiti di praticare liberamente questa disciplina. In poco tempo, grazie anche al passaparola, il padel divenne famoso anche in Francia, Usa, Argentina e Brasile, toccando negli anni 90’ il periodo di massima notorietà che si prolungherà inevitabilmente fino ai giorni d’oggi.
In Italia nel Febbraio del 1991 è nata la prima Federazione Italiana Gioco Padle, voluta dagli appassionati di questo sport con l’obiettivo di inserirlo nelle attività riconosciute all’interno del CONI. Vennero organizzati così i primi due tornei ufficiali e il padel divenne un’attività agonistica a tutti gli effetti su tutto il nostro territorio nazionale. Il primo campione italiano di paddle fu Gianluca Baldi, tesserato dell’Associazione Sportiva Bologna Paddle.
Era ufficialmente partita la scalata di questa disciplina sportiva, divenuta un vero e proprio sport anche per professionisti tanto che tutt’ora, nel mondo, si contano almeno 12 milioni di giocatori distribuiti in 78 Paesi con 34 Federazioni Nazionali riconosciute dalla International Padel Federation. Probabilmente però, la cosa che più impressiona, è la crescita avuta dal padel e la sua capacità di attrarre davvero tutti senza alcuna distinzione tra professionisti e amatori. La straordinaria evoluzione di questo sport è testimoniata proprio dalle parole del Presidente dell’International Padel Federation, Luigi Carraro: “Il padel crea dipendenza perché è uno sport semplice: si entra in campo e si gioca subito. Questa immediatezza porta la gente ad avvicinarsi repentinamente al padel”.