Le attuali normative CONI per l’impiantistica sportiva impongono specifici parametri illuminotecnici nella progettazione di stadi e impianti sportivi. Il vincolo più grande da dover rispettare è quello dell’efficienza energetica, attraverso l’imposizione di scelte sostenibili come l’impiego di luci a LED.
E’ proprio l’utilizzo della tecnologia LED ad aver rivoluzionato il concetto di illuminazione nel mondo dello sport. Questa innovativa scoperta risale al 1993 ed ha permesso al prof. Shuji Nakamura di vincere il premio Nobel per la fisica nel 2014 oltre a tutta una serie di riconoscimenti in tutto il mondo.
La possibilità di emettere luce blu o bianca con dei diodi ha portato dei vantaggi notevoli in termini di risparmio energetico, basti pensare che il LED permette di risparmiare anche il 90% di energia a parità di luce emessa. Tale percentuale consente di rispettare le nuove esigenze di sostenibilità degli impianti abbattendo i consumi energetici e, in egual modo, migliorando la qualità della luce.
La stabilità e la resa dei colori ha degli standard di altissimo livello tanto da permettere una percezione nitida dei colori e degli oggetti presenti nel campo visivo, un vero e proprio vantaggio per gli atleti ed un vero e proprio salto di qualità per le riprese televisive in HD. Ne consegue una grande efficienza, una spettacolarizzazione delle azioni tecniche per il pubblico grazie alla maggiore saturazione dei colori tipica della tecnologia ed una più precisa percezione dell’azione di gioco per i giocatori.
Un prodotto LED ben costruito ha un ciclo di vita di 60.000 ore, con una capacità illuminante tipica L70, ciò significa che se tutti i parametri sono correttamente rispettati, dopo 60.000 ore il LED avrà una capacità illuminante uguale o superiore al 70% della capacità iniziale. Questa grande efficacia nel tempo comporta anche una sostanziale riduzione dei costi di manutenzione ordinaria. Se le vecchie lampade andavano periodicamente sostituite, i LED hanno una durata di vita molto superiore.
L’efficienza energetica si ottiene anche con un uso intelligente della luce, per questo motivo la tecnologia LED prevede dei sistemi di controllo smart e apparecchi ben progettati in grado di poter garantire una gestione della luce anche a distanza, evitando sprechi di energia e accensioni inutili.
Nei palazzetti è possibile, ad esempio, programmare degli orari di accensione in relazione agli allenamenti o alla disputa di gare ufficiali impostando così scenari luminosi differenti a seconda dell’evento sportivo. Il tipo di illuminazione deve quindi essere calibrata in base all’attività di riferimento, avere meno luce potrebbe significare avere una peggiore fruibilità dell’impianto ma allo stesso tempo, averne in abbondanza, potrebbe portare ad un inutile spreco.
Nella realizzazione di un corretto impianto di illuminazione di una infrastruttura destinata a manifestazioni sportive è necessario determinare il livello delle competizioni che si svolgeranno. Se le manifestazioni ospitate saranno di tipo dilettantistico sarà sufficiente adeguarsi alle normative della federazione di riferimento o, in Italia, del Coni. Nel caso invece di competizioni di livello professionistico ci si dovrà adeguare a normative più specifiche spesso adottate in ottica internazionale.
L’utilizzo della tecnologia LED permette anche di riqualificare e rinnovare impianti sportivi andati in disuso che, dimezzando i loro consumi energetici, diventano più facilmente gestibili e allo stesso tempo più fruibili e attraenti. Per questo motivo oltre che per i grandi stadi o per le strutture adatte a grandi competizioni, i LED possono rappresentare una vera svolta per gli impianti polisportivi utilizzati dalla gente comune quotidianamente.