L’europeo di calcio è alle porte e non c’è modo migliore che iniziare da una polemica… e non è una di quelle che passano in secondo piano, non rimane a margine del risultato sportivo. Qui a cantarsele ci sono Russia e Ucraina alle prese con una crisi politica ormai da anni. La Russia ha da tempo ammassato le truppe al confine, la tensione civile tra la popolazione filo-russa stanziata in Ucraina e gli ucraini è alle stelle. E qui arriva il colpo di genio del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, che avalla la maglia di Euro 2020 della sua nazionale con sopra stampata la mappa dell’Ucraina che include la Crimea che invece è geograficamente annessa alla Russia dal 2014 anno in cui ci fu la mossa di Mosca per l’annessione che però viene considerata illegittima dal governo Ucraino…
I Russi non ci stanno e scrivono alla UEFA un reclamo ufficiale contro il kit sportivo che sarà indossato nella competizione dagli odiati vicini. Ma non finisce qui: sulla maglia sono stati riportati simboli patriottici, così, tanto per stuzzicare un pochino la grande armata.
Nelle nostre intenzioni non c’è assolutamente la voglia di schierarci da nessuna delle due parti, entrare nel merito della questione rappresenterebbe un errore imperdonabile. Si perché parlare di sport ha un fascino che la politica rovina… Speriamo che non venga influenzata negativamente la competizione per le nazioni coinvolte.
La Federazione Russa dichiara martedì sera, appena tre giorni prima dell’inizio della competizione, alla UEFA: “Richiamiamo l’attenzione sull’uso di motivi politici sulla maglia della nazionale ucraina, che va contro i principi di base del regolamento sulle divise UEFA”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, nel frattempo, si è espresso a sostegno della nuova maglia, affermando: “La nuova maglia della squadra di calcio ucraina è davvero come nessun’altra. Può essere scioccante. Presenta diversi simboli importanti che uniscono gli ucraini”. La dichiarazione si trova su Instagram nel suo profilo…La maglia presenta anche gli slogan “Gloria all’Ucraina!” e “Gloria agli eroi!”, reso popolare durante la rivolta del 2014 che ha portato alla cacciata dell’ex presidente sostenuto dal Cremlino, Viktor Yanukovich.
Gli slogan furono usati per la prima volta in Ucraina durante la prima guerra mondiale come grido di battaglia contro il dominio sovietico. Andriy Pavelko, il capo della Federcalcio ucraina, ha scritto su Facebook che il nuovo design “darà forza ai giocatori, perché combatteranno per l’Ucraina”.
Ma il ministero degli Esteri russo ha reagito contro il progetto svelato, con la portavoce Maria Zakharova che ha affermato che ha creato “l’illusione dell’impossibile” e si è trattato di “propaganda di stato”.
Ucraina e Russia si sono entrambe qualificate per Euro 2020 a 24 squadre, ma una regola UEFA in vigore dal 2014 impedirà loro di essere sorteggiate insieme. La Russia ospiterà sette partite di Euro 2020 a San Pietroburgo e nessuna coinvolgerà l’Ucraina.