Li chiamano “Enfant prodige”, termine preso in prestito dalla lingua francese, tradotto in italiano “Bambino prodigio”. Il riferimento è a tutti quegli atleti che, nel mondo dello sport, dimostrano di avere già in età adolescenziale delle doti innate nelle loro discipline. Ragazzi o ragazze che già da giovanissimi/e dimostrano di possedere un talento fuori dal comune, raggiungendo risultati straordinari tanto da superare le gesta di colleghi molto più grandi di loro. Piccoli campioncini dal sicuro avvenire, giovani da proteggere e tutelare perché le loro potenzialità spesso creano aspettative importanti da dover gestire nel migliore dei modi, per evitare di essere sopraffatti dalle pressioni e perdersi per strada.
Questi ragazzi nascono già dotati di incredibili capacità di apprendimento e di talento, posseggono quel che viene definito l’Xfactor che gli permette, grazie anche al duro allenamento, di stupire ed uscire alla ribalta quando sono ancora poco più che bambini.
Dal nuoto, al calcio, alla formula 1 fino al tennis, il mondo dello sport è fortunatamente pieno di enfant prodige e di storie da raccontare. Vediamone degli esempi:
BENEDETTA PILATO: argento a soli 14 anni nei 50 rana ai mondiali in Sud Corea. A 14 anni è stata la più giovane italiana mai approdata ad un Mondiale di nuoto e la più piccola ad aver vinto una medaglia, in qualsiasi sport. Benedetta ha fatto persino meglio di Federica Pellegrini, che ad Atene 2004 fu argento nei 200 stile libero a 16 anni. Che dire? Un bel biglietto da visita per la nuotatrice che oggi, a soli 16 anni, non ha di certo smesso di stupire conquistando il pass per le prossime Olimpiadi di Tokyo nei cento rana, vincendo gli assoluti italiani con il nuovo record nazionale 1’06″02. È il quarto tempo europeo di tutti tempi quello fatto segnare dalla giovane tarantina allenata da Vito d’Onghia.
KYLIAN MBAPPE’: stella della nazionale francese e del Paris Saint-Germain, squadra di calcio di Parigi. Mbappè, classe 1998 è considerato uno dei talenti migliori del calcio europeo dell’ultimo decennio, un fuoriclasse talmente puro da essere paragonato, nel corso della sua carriera, a fenomeni assoluti del calcio come Thierry Henry e addirittura Pelè.
A 17 anni inizia a segnare, infrangendo il precedente record di Henry con la maglia del Monaco. Il primo anno è già un successo, ma è nel 2017 che arriva il primo titolo. A settembre l’esordio con la maglia del Psg è, tanto per cambiare, da sogno, gol più assist al Metz. E a fine stagione saranno 26 gol in 44 partite, il più giovane di sempre a toccare la doppia cifra in Ligue 1. Ma il 2018 è l’anno della definitiva consacrazione, nel Mondiale in Russia le sue giocate e i suoi gol permettono alla Francia di arrivare alla finale di Mosca contro la Croazia dove al 65’ segna la rete del definitivo 4 a 2, diventando il giocatore più giovane, dopo Pelé, a centrare un tale risultato. La Francia si laureò campione del Mondo per la seconda volta nella sua storia, dai tempi del successo casalingo del 1998, proprio l’anno di nascita di Mbappé, che viene eletto miglior giovane del torneo. Attualmente, alla giovanissima età di 22 anni Mbappé ha già preso parte a due degli incontri più importanti del calcio internazionale, e le sue prestazioni mostrano come sia in costante crescita.
CHARLES LECLERC: pilota automobilistico della Ferrari, in forza alla scuderia italiana dal 2019 dove, a soli 21 anni, raccoglie la pesantissima eredità di Kimi Raikkonen affiancandosi al primo pilota Sebastian Vettel. Nella prima gara stagionale, in Australia, conclude al quinto posto. Nella gara successiva, in Bahrein, diventa il secondo pilota più giovane nella storia della Formula 1, dopo il compagno di box Vettel, a conquistare una pole position, all’età di 21 anni e 165 giorni. Il giorno dopo coglie anche il suo primo podio e giro veloce in Formula 1, concludendo al terzo posto una gara che il monegasco conduce per la maggior parte, salvo poi cedere i due gradini più alti a Lewis Hamilton e Bottas a causa di un problema al motore. A 21 anni, in Belgio, diventa il più giovane pilota della storia ad aver vinto un Gran Premio al volante di una vettura della scuderia di Maranello.
JANNIK SINNER: l’altoatesino è attualmente il prospetto azzurro più interessante nel panorama tennistico internazionale, l’under 20 meglio piazzato al mondo nella classifica Atp(19). Sinner è il più giovane italiano della storia ad avere vinto un torneo Challenger ,quello di Bergamo, ma è anche uno degli 11 tennisti nella storia ad averne vinti almeno due prima di compiere i 18 anni di età. Tra questi anche Nadal, Djokovic Del Potro e Zverev.
Per il ragazzo classe 2001 parlano i numeri: è il più giovane classificato tra i primi 100 della classifica mondiale, dove è arrivato al n° 43 lo scorso Ottobre fino alla posizione n^ 19 attuale, raggiunta ad Aprile 2021, suo best ranking. Ha raggiunto i quarti di finale al Roland Garros nel 2020, più giovane tennista italiano di sempre a spingersi così avanti in un Grande Slam. Ha battuto ben tre top ten quest’anno, prima Goffin sul cemento di Rotterdam, poi Tsitsipas sulla terra rossa di Roma e infine Zverev a Parigi. A coronare una stagione di crescita esponenziale per l’altoatesino, la semifinale a Colonia persa contro Zverev e il riscatto sul cemento veloce indoor di Sofia, dove a soli 19 anni vince l’Atp Open 250 diventando il più giovane italiano in assoluto a conquistare un titolo Atp.