Il progetto SEARCH – Sport Education for Active and Responsible Citizenship through Health caring è indirizzato alla formazione dei giovani cittadini europei ed è pensato per proporre concretamente un intervento che metta a sistema alcune realtà connesse alla diffusione della cultura e pratica sportiva. Il progetto vuole generare una migliore consapevolezza nei giovani sulla rilevanza dei temi legati allo sport, con potenziale effetto di una condotta tendente al benessere, all’inclusione e alla piena cittadinanza. Il 5 dicembre 2016, la Commissione europea ha adottato la prima relazione sui progressi compiuti nell’attuazione delle Raccomandazioni del Consiglio sull’attività fisica che migliora la salute (European Council Reccomandation on health-enhancing physical activity). Attraverso questo documento la Commissione mira a rafforzare le politiche per l’attività fisica migliorando, come parte del processo il monitoraggio e la cooperazione intersettoriale. Purtroppo la maggior parte delle persone in Europa ancora non raggiunge i livelli minimi di attività fisica raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in particolare le persone provenienti da contesti socioeconomici bassi, gruppi etnici minoritari e persone con disabilità. Attraverso lo scambio di buone pratiche, la cooperazione e lo sviluppo di progetti che coinvolgono i Paesi dell’UE si vuole fornire una panoramica su tutte le politiche che fungono da ricca fonte di dati per ulteriori analisi. Il potenziamento dell’educazione allo sport deve, infatti, rappresentare un obiettivo centrale di ogni amministrazione solo se si considera l’impatto altamente negativo della vita sedentaria nella società moderna. Oltre al dramma umano legato all’insorgere di alcune patologie per via di cattive abitudini e poco movimento, una scarsa attitudine all’educazione motoria comporta costi sociali elevati poiché le persone che si ammalano necessitano di cure e di supporto da parte del sistema sanitario nazionale. Non si tratta quindi semplicemente di dare maggiore spazio all’attività motoria, ma di intervenire in modo sistemico nella diffusione di una cultura che abbracci lo sport e tutti i suoi valori per poi avere un riscontro nel lungo periodo dal punto di vista economico sotto forma di risparmio della spesa pubblica.